ACT VI

where are we going?
sabato 6 ottobre 2012

Sabato 6 ottobre in occasione dell’ottava Giornata del Contemporaneo abbiamo organizzato una tavola rotonda aperta a tutti coloro che volevano intervenire e dire la loro sul futuro della Galleria Civica di Trento.
Alle due di pomeriggio le saracinesche si riavvolgono, le porte d’accesso da via Cavour e via Belenzani si spalancano, le insegne al neon di Massimo Bartolini scintillano e invitano ad entrare!





















I “cives” incominciano ad arrivare, percorrono le sale vuote e si avvicinano al grande tavolo al centro della Galleria. Tutto è bianco, tutto è vuoto ma è molto familiare. Sul tavolo c’è una gran quantità di materiale cartaceo e i partecipanti incuriositi incominciano a sfogliare quello che trovano: ritagli di giornale su arte e sistema culturale, la rassegna stampa sugli ultimi avvenimenti della Civica, la Costituzione Italiana, alcuni numeri di Work (l’ ex magazine curato dalla Galleria Civica di Trento), il catalogo di Visible (www.visibleproject.org), e l’immancabile cartaceo di Franzmagazine! E’ tutto pronto. Siamo più di venti persone. Diretta streaming in REC e via al giro di presentazioni. Artisti, curatori, universitari, organizzatori di eventi culturali, performers e persone interessate sul futuro della loro Civica. Introduciamo l’incontro invitando tutti i partecipanti ad avere un atteggiamento propositivo…
Iniziamo a leggere i contributi che ci sono arrivati: Alessandra Benacchio, dell’Associazione di Art to Art , Anna Quinz, direttrice creativa di Franzmagazine, Lorenzo Pezzani, curatore che lavora e ci scrive da Londra, Giulia Casula artista sarda, Paolo Posse di Cimema Palazzo di Roma, Micol Cossali regista cinematografica e attivista culturale, e molti altri ancora da tutt’Italia. Una giovanissima curatrice racconta la sua esperienza in alcuni centri d’arte low-budget a cui, suggerisce, ci si potrebbe ispirare.
Tutti in posizione: sguardo concentrato e si incomincia ad immaginare la nuova Civica! Ognuno di noi ha necessità, aspettative, idee diverse ma alcune parole ritornano negli interventi di ciascuno. Punti di vista molteplici gravitano attorno a priorità condivise: internazionalità, assetto laboratoriale, multidisciplinarietà, sperimentazione, rete con il territorio.
L’immagine è sempre più chiara e concreta. Non si pensa ad uno spazio espositivo bensì ad una piattaforma in grado di intercettare nuove correnti, una sede operativa che riesca ad essere una cerniera tra il territorio e l’estero, al quale poter proporre progetti trasversali, che sia in grado di valorizzarne le risorse e di fare rete con le realtà che abbiamo già a disposizione per creare ricadute in grado di rafforzare il settore culturale.





















Interessata all’iniziativa ha voluto raggiungerci anche Lucia Maestri, assessore alla cultura del Comune di Trento. Ha preso parte alla discussione portando anche nuove informazioni. Da quanto lei riferisce risulta che lo spazio della Civica rimarrà quello di via Belezani, fino a quando i lavori di ristrutturazione del Palazzo delle Albere non saranno ultimati (2014). Ci rincuora che manchi solo una firma, poi il progetto Galleria Civica passerà nelle mani del MART e le attività riprenderanno con il primo di gennaio. Concorda anche lei sulle priorità emerse durante il confronto: “la sperimentazione e l’internazionalità sono il futuro”.